L'Orastrana nasce nel 1993 come laboratorio di musica e poesia ad opera di Carlo Natali e Marco Corsetti con l'intento di dedicarsi all'approfondimento dell'interazione tra la musica e la poesia.
Nel 2006, con una formazione diversa ma con lo stesso spirito, decide di costituirsi come associazione proponendosi di realizzare spettacoli di teatro sperimentale con particolare predilezione per l'improvvisazione e l'interazione tra le diverse discipline artistiche.
L'Orastrana fin dalla sua fondazione ha sempre lavorato sul connubio tra musica e poesia, rifacendosi in parte all'antica tradizione del parakataloghé e in parte alla moderna concezione di jam session, così come sviluppata dall'epoca beat in poi, rivedendo il tutto attraverso le influenze musicali di ogni elemento del gruppo, che spaziano dalle bizzarrie elettriche del jazz di avanguardia all'elettronica tradizionale e sperimentale, dalle battute profonde del dub all'ambient più elaborato.
Il tutto all'insegna dell'improvvisazione.
Oggi, a vent'anni dalla sua nascita, L'Orastrana è proiettata con decisione all'interno di una strada molto personale di riscoperta e riappropriazione delle tradizioni popolari della propria terra, la Marca centrale, realizzando performances dove la modernità della naturale evoluzione del percorso musicale fatto finora si unisce con la ricerca sul dialetto e sulle sue fascinazioni.
L'Orastrana collabora anche parallelamente con lo storico gruppo delle tradizioni popolari Pitrió' mmia di Petriolo MC, coi quali tra l'altro stanno realizzando la serie di video-dialoghi su tradizioni e storie nella campagna maceratese intitolata "Cóse de ‘na ‘òta" (cose di una volta, in dialetto maceratese).
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L'Orastrana si muove anche sul piano delle arti visive esprimendosi tramite la fotografia in progetti sia collettivi che personali.
I progetti collettivi seguono il filone della psichedelia: sperimentazioni visive sul movimento, astrazioni, approfondimenti, meditazioni. Tra questi ci piace ricordare i "nightlifes" del 2005 ovvero avventure notturne nelle quali la crew orastranesca esce per strada o per le campagne armata di lampade elettriche alla ricerca di ambientazioni suggestive al ritmo silenzioso della posa B.
chi siamo
L'Orastrana began its activity in 1993 as a music&poetry lab.
Born from the minds of Carlo Natali and Marco Corsetti, the collective delved since then into the interaction between music and poetry.
In 2006, with a different formation but in the same spirit, the collective decides to go for the big step and constitute itself as an association, which main objective is offering experimental theater shows with a particular look for the improvvisation and interaction between the various artistic disciplines.
Since the beginning, the Orastrana collective always worked on the interaction between music and poetry, inspired in some way by the ancient tradition of the parakataloghé and partially by the modern conception of jam session, in the way we intend it since the beat era, payin' attention to the musical influences by every member of the collective, that range from electrical oddities of avantgarde jazz to the traditional/experimental electronica, from the slow & deep dub beats to the most accurated & elaborated ambient music.
All that, in the name of the improvvisation.
Today, twenty years after his birth, L'Orastrana is strongly projected inside a very personal journey of rediscovery and re-appropriation of the popular traditions of their native land, the region of Marche, Italy, realizing performances where modernity of the natural evolution of their musical journey unites with research on the dialect and its fascinations.
L'Orastrana also collaborates in parallel with the historic group of folk traditions Pitrió' mmia from Petriolo MC, with which -among other things- are making the series of video dialogues on traditions and stories in the countryside of Macerata entitled "Cóse de ‘na ‘òta" (things of the past, in Macerata's dialect).
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The Orastrana collective isn't just music & poetry. It keeps an eye even on the visual arts side of the things, expressing feelings through photography projects, collective or personal that they may be.
The collective projects follow the psychedelia vein: visual experimentations on movement, deepenings, abstractions, meditations. Between them, a regard eye bout' "nightlifes" (2005), nocturnal adventures where the Orastrana crew hits the streets or the countryside, equipped with torches, looking for suggestive settings & background, all driven by the silent rhythm of the 'B Pose'.
who we are